Piano Strategico

 

PIANO STRATEGICO CLUB ROMA OVEST A.R. 2025/2026

Il Club ha compiuto quest’anno i suoi 65 anni di vita e abbiamo festeggiato a Settembre il suo Genetliaco.

Ma nonostante i suoi anni esprime ancora quel valore fondante che lo aveva visto nascere nel 1960:

<<promuovere l’ideale di servizio come base di iniziative benefiche attraverso lo sviluppo di rapporti

interpersonali tra professionisti e imprenditori>>.

Negli ultimi anni la vita del Club non è stata dissimile da quella degli altri Club del Distretto 2080.

Indubbiamente l’evoluzione del Distretto con l’aumento del numero dei Club ha influenzato il numero dei

soci effettivi, cui si è aggiunto il normale ciclo di vita di un Club con soci di età media relativamente alta.

Fatte queste premesse, mi sento di affermare che l’anno rotariano 2025/26 sarà “l’anno del Noi”, non il mio

anno bensì l’anno del Club, del nostro Club, con i nostri progetti.

Dice un vecchio proverbio : “se vuoi andare veloce corri da solo, se vuoi andare lontano cammina insieme”.

E allora vediamo dove vogliamo andare tutti insieme.

Il Rotary International afferma che la priorità principale del Rotary è sempre la crescita dell’Effettivo, la sola

che garantisca il futuro del Rotary e di tutti i Club.

Più Soci significano più persone che mettono la loro professionalità al servizio degli altri; più Soci significa

anche accogliere soci più giovani all’interno dei nostri club, significa pensare a creare club innovativi, ad

esempio Club “di scopo”: in questo modo si potrebbe attrarre un pubblico maggiormente eterogeneo.

Ma ciò non significa non continuare i progetti degli anni precedenti, significa invece avere una “visione a

lungo termine” e non limitata al proprio anno di Presidenza; significa assicurare che i programmi e le

strategie vincenti continuino senza soluzione di continuità. La collaborazione fra Presidenti (past-attuale-

incoming) infatti è la carta vincente per un “successo a lungo termine”.

E’ fondamentale poi il rapporto con il Rotaract che rappresenta le nuove generazioni : per il futuro non è

pensabile non includere i Rotaractiani nei nostri processi decisionali, coinvolgerli nei nostri progetti – e noi

partecipare ai loro – progettare insieme a livello di club e quindi non solo coinvolgerli ma “considerarli parte

attiva del nostro processo decisionale”, agendo come un “unicum”, un’unica famiglia.

Infatti :

– due Rotaractiani sono stati inseriti nel CD di quest’anno;

– tre Commissioni: 1)IMMAGINE PUBBLICA E SITO INTERNET, 2) PROGETTI, 3)

AMMINISTRAZIONE DEL CLUB sono state affidate a Rotaractiani, naturalmente affiancati da Soci

Rotariani “anziani”;

– la Presidente Rotaractiana della Commissione ”Amministrazione del Club” succederà poi al Tesoriere del

Club dall’ A.R. 26/27;

– il PROGETTO “ATTIVITA’ CON I ROTARACTIANI” (<<area d’intervento>> : rapporto ed educazione

dei giovani), che si propone di aggregare ed attrarre i Rotaractiani al nostro Club. Si è pensato di fare una

riunione mensile (il primo martedì del mese), in “modalità Rotaractiana”, in locali informali e discutendo

temi adatti alle nuove generazioni. Il Referente del Progetto è un Socio Rotariano esperto in <<Startup>>,

Erik Peterson;

– la COMMISSIONE “GIOVANI E NUOVE GENERAZIONI”, affidata al VicePresidente del CD, socio

di provata esperienza: Luigi Schiffino.

E sempre con lo sguardo rivolto ai giovani:

– continua il PROGETTO MAGISTERIUM con la nostra socia la Maestra Marcella Crudeli con il corso di

perfezionamento delle giovani leve pianistiche;

– la COMMISSIONE “SCAMBIO GIOVANI” nello scopo rotariano di sviluppo di rapporti interpersonali

non solo nazionali ma anche internazionali, affidata alla Socia Anna Lutrario, non nuova a questa esperienza;

– i PROGETTI rivolti al sostegno della associazione “YLENIA E GLI AMICI SPECIALI APS – MASTRI

BICOTTAI” . I Progetti sono 2 e si articolano secondo le linee d’azione del Rotary International ed in

particolare sono rivolti a favore di giovani con disabilità intellettiva e/o motorie. <<Area di intervento>>: lo

sviluppo economico locale e la prevenzione/cura delle malattie. Gli obiettivi che si intendono perseguire

riguardano: la disabilità come opportunità, il sostegno all’integrazione, alla crescita personale e professionale

dei giovani “speciali”, la facilitazione sociale, costruendo un percorso caratterizzato dalla solidarietà volta ad

assicurare la continuità, qualità e partecipazione di tutti alla vita sociale, nessun escluso.

– il PROGETTO “COOPERATIVA MANSER” per l’avviamento professionale di giovani affetti da fragilità

mentale.<< Area di intervento>> : lo sviluppo economico locale, la prevenzione/cura delle malattie e l’

inserimento lavorativo /produzione. Un’attività di impresa nel campo sartoriale, finalizzata all’inserimento

lavorativo di pazienti “fragili”, una “sartoria sociale”, un Atelier sociale, un luogo di lavoro, di confronto e

di crescita dove lo stigma della fragilità lascia lo spazio al coraggio dell’inclusione sociale ed economica.

– il PROGETTO “ALGERIA” PER LA CURA DI BAMBINI ED ADOLESCENTI ALGERINI AFFETTI

DA “PALATOSCHISI”. Progetto estremamente qualificante ed ambizioso la cui <<area di intervento>> :

la prevenzione/cura delle malattie in Africa. E’ noto anche come Progetto “Smile House” per l’Algeria. La

sua fattibilità con i relativi costi è già molto avanzata dopo il sopralluogo che LUIGI SCHIFFINO insieme

all’Equipe Medica del prof. SCOPELLITI hanno recentemente effettuato in Algeria. Ad Algeri sono in via di

ultimazione ben 3 Sale Operatorie dedicate solo al Progetto che naturalmente avrà una durata

triennale/quinquennale. Il Progetto si giova della collaborazione del Club Rotary di Algeri e si avvale

dell’aiuto del Ministero della Sanità algerino.

Gli OBIETTIVI che ci siamo proposti nei PROGETTI sono specifici per le opportunità e le sfide

significative che il Club vuole affrontare e sono in conformità con le priorità strategiche del Rotary. La

Collaborazione poi sarà essenziale per garantire la Continuità degli Obiettivi pluriennali del Club: i nostri

Obiettivi si svolgono su un ciclo di tre-cinque anni; per questo si sono presi in considerazione anche i

cambiamenti di leadership del club.

Sono consapevole, anzi siamo consapevoli, che sarà un cammino lungo e non facile, ma nel Rotary abbiamo

il dovere e l’opportunità di pensare in grande.

I progetti Rotary sono iniziative volte a migliorare la qualità della vita nelle comunità; sono caratterizzati da

pianificazione strutturata, sostenibilità, impatto misurabile e integrazione con le aree di intervento del

Rotary. Ogni progetto Rotary deve rispettare i principi del Rotary: servire al di sopra di ogni interesse

personale, essere etico, rispettare la comunità e promuovere collaborazione. Inoltre, viene richiesto che la

sostenibilità sia integrata: i progetti non devono solo risolvere problemi immediati, ma fornire strumenti e

formazione affinché le comunità possano mantenere i risultati nel tempo.

Il nostro PIANO STRATEGICO deve essere bilanciato dunque su Impatto, Portata, Coinvolgimento e

Adattabilità. Ma il club può decidere di concentrarsi su tutte e quattro le priorità, oppure può decidere di

concentrarsi su una o solo qualche priorità. Cioè il Club può decidere di adattare il suo piano strategico in

base alle necessità. Se non si stanno facendo i progressi attesi, si può provare un nuovo approccio o

destinare più risorse ai suoi obiettivi.

Per far questo è’ necessario mettere insieme una squadra composta da soci con esperienza o interesse per la

strategia, nonché dirigenti di club e membri di commissione precedenti, presenti ed entranti. Questa squadra

svilupperà il Piano Strategico e dovrà anche riflettere su ciò che i soci prevedono per il futuro del Club. Ma è

anche necessario scegliere qualcuno che aiuti, faciliti, guidi le sessioni di pianificazione strategica. Deve

essere un socio esperto in strategia, un “leader di club” che sia un facilitatore esperto. E noi abbiamo la

fortuna di avere tra noi un Formatore esperto, ex Governatore – Giuseppe Perrone – ed un grande esperto

della storia del Rotary – il vice Presidente LUIGI SCHIFFINO, recente autore di un bel volume sulla Storia

del Rotary.

Inoltre penso, anzi pensiamo, che fondamentale sia la COLLABORAZIONE FRA PIÙ CLUB nella

realizzazione di progetti comuni : la collaborazione tra più club consente infatti di ottenere un impatto

maggiore, migliorando al tempo stesso la comunicazione esterna e di conseguenza la capacità di attrarre

nuovi soci e rafforzare l’effettivo.

Nel nostro Piano Strategico è prevista la partecipazione a PROGETTI CON ALTRI CLUB:

– Progetto API con il Club Roma Capitale;

– Progetto RYLA-Fare Imprese-Virgilio 2080 con il Distretto.

Siamo anche gemellati con un Club di New York ed è in corso la definizione di un gemellaggio con 2 Club

di Istanbul, con uno dei quali eravamo già gemellati nel 1964.

Sarebbe importante anche la collaborazione – e stiamo cercando di metterla in pratica – con Istituzioni,

Associazioni imprenditoriali, Organizzazioni professionali e accademiche che possano farci conoscere

eventuali futuri soci con i nostri stessi valori.

Rimane infatti fondamentale “la qualità” dei membri del nostro Rotary, che non va persa di vista nel

momento in cui puntiamo ad ampliare il nostro effettivo.

Ma certamente porremo attenzione all’ aumento “selvaggio” dell’effettivo (e del numero dei Club). Il

Rotary è si inclusivo, ma selettivo – “Elitarismo Rotariano”- : occorre selezione nell’ingresso e valutazione

delle motivazioni per cui si chiede di entrare : non può esistere un’autocandidatura, un foglio da riempire per

entrare – come qualcuno vocifera – ma deve esserci una designazione fatta da membri del Club. Un Socio

rotariano deve rappresentare “integrità e eccellenza”.

Il Rotary non è un prodotto da vendere, ma da far comprare, è una “lobby del bene”…

Ma per far questo ci vuole trasparenza e soprattutto bisogna “non lamentarsi solamente” ma “fare”. Il Rotary

non è nato come “Salvation Army”, non è un Ente assistenziale, ma un gruppo di Professionisti elitari del

bene, scelti con attenzione.

Miglioreremo anche l’ ESPERIENZA DI CLUB: bisogna ritornare al piacere della riunione, al piacere di far

parte del Club, al piacere di interessarsi al Club. Questo ci consentirà di crescere, di incontrarci, di fare

amicizia, di divertirci insieme e di condividere anche le nostre diversità professionali. La delusione tra i Soci

nasce spesso dal non aver colto le loro aspettative, dalla mancanza di informazione e dalla mancanza di

coinvolgimento.

Un sondaggio sulla soddisfazione dei soci migliorerà l’esperienza del Club ottenendo informazioni dai Soci

che aiutino a determinare i punti di forza e le difficoltà. Ciò ci aiuterà ad evidenziare ciò che il Club fa

bene e ciò che potrebbe migliorare, proprio in base a ciò che hanno detto i Soci. <<Uniti nell’ agire per

creare cambiamenti positivi e duraturi>>.

A tal proposito:

– abbiamo creato 13 Commissioni in cui abbiamo inserito molti Soci, inviando in tal modo il messaggio che

tutti i soci hanno un ruolo nel club;

– abbiamo reso più coinvolgenti i nostri appuntamenti conviviali, con la scelta di nuovi siti di incontro che

stuzzicassero, oltre che il palato, anche la curiosità per i luoghi che valorizzano l’ ecletticità di una città

come Roma;

– inviteremo illustri conferenzieri alle nostre “conviviali”, continuando il tema “cura il corpo, l’anima e lo

spirito” – che affianca problemi medici, etico-filosofici e culturali – e affrontando temi economici e di

finanza/business (l’ultimo è stato l’Ambasciatore del Messico che ci ha illustrato l’economia in crescita del

suo paese);

– faremo gite culturali molto coinvolgenti : Siviglia a Febbraio, Istanbul ad Aprile e Napoli a Maggio. Ciò

anche per migliorare l’amicizia fra i Soci, oltre al divertimento insieme;

– faremo, sempre seguendo questa politica di partecipazione, anche una serie di “passeggiate” mensili,

incontri culturali per vivere insieme il piacere e il gusto di una città dai mille aspetti quale è Roma.

Per concludere questo piano strategico, fedele allo spirito rotariano, sarà sempre attento alle esigenze

sociali sia interne che esterne al Club ed avrà nel nostro Consiglio Direttivo l’arma vincente per portare

avanti i suoi obbiettivi, con l’ausilio della figura del “Formatore”, che ha il compito di aiutare/facilitare il

Club e monitorarne la sua attività, che dovrà essere in sintonia con le linee del piano internazionale.

Buon Anno Rotariano

Roma, 5 Ottobre 2025